Chi siamo

Giuseppe Manini è ancora un ragazzo quando un giorno, scendendo in cortile per prendere la sua bicicletta, si accorge che il cancello è rimasto aperto e la rastrelliera è vuota. Questo fatto accende in lui una scintilla: perché non creare un sistema automatico per chiudere i cancelli? Prende allora un cilindro, un pistone e un tubo di gomma che collega all’acqua condominiale, apre il rubinetto e, come per magia, il cancello si chiude. Da questo primo rudimentale sistema di automazione, Manini sviluppa poi il celebre sistema oleodinamico, che nel 1965 porta alla nascita di FAAC e della storia delle automazioni. Per cancelli e non solo.

Tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta, da fine opera artigianale, la produzione diventa un processo industriale capace di mantenere alti gli standard qualitativi. È l'attuatore oleodinamico 402 il primo prodotto ad essere creato attraverso la produzione di serie. Nascono le prime filiali che, collegate direttamente allo stabilimento centrale, assicurano la diffusione dei prodotti.

Con lo sviluppo dell’elettronica, inizia una nuova era per i prodotti FAAC. Nascono infatti le schede elettroniche a microprocessore che permettono di creare impianti che vanno ben oltre il comando Apri/Chiudi! L’introduzione dei prodotti elettromeccanici amplia la gamma e l’utenza: tecnologia più economica, senza rinunciare allo standard di qualità. In parallelo, si continuano a proteggere le idee con una lunga lista di brevetti.

Nasce la tecnologia SMT (Surface Mount Technology). Si riducono così le dimensioni delle schede elettroniche e di tutti i prodotti che le contengono. Si aggiunge il BUS 2easy, sistema bifilare di dialogo fra schede e accessori, che permette un’estrema facilità d’installazione dell’impianto e delle sue periferiche. L’introduzione del CAD 3D accelera tutti i processi di prototipazione e di realizzazione delle attrezzature per i componenti.

Si implementa la tecnologia 24V che consente un maggiore controllo del motore e risponde perfettamente alle nuove normative di sicurezza. Dotando l’attuatore oleodinamico della tecnologia 24V, nasce la recente gamma di prodotti HYBRID: performance e sicurezza ora sono un unico prodotto. Il tema del risparmio energetico non è ancora alle porte quando, grazie al Brevetto CYCLO si ottiene il più alto rendimento di un motoriduttore con minori consumi. Nasce così il concetto che guiderà il futuro prossimo: SAFE & GREEN, applicato successivamente anche ai 230V.

L’esperienza massiva e ripetitiva della produzione industriale non risponde più in modo ottimale alla richiesta di prodotti sempre più personalizzati. FAAC adotta quindi il TOYOTA SYSTEM. Le sue linee produttive diventano ONE PIECE FLOW: ora ogni prodotto è seguito nel suo intero processo di assemblaggio in un unico ciclo, il tutto a vantaggio di una maggiore flessibilità, una migliore qualità e una maggiore capacità produttiva. In quest’ottica si rivedono anche i flussi logistici: i piccoli magazzini distribuiti sul territorio vengono sostituiti da grandi unità capaci di stoccare più prodotti e di evadere rapidamente le richieste.

L’innovazione, la capacità e il coraggio di oltrepassare una frontiera per aprirne tante altre: questi i valori che hanno ispirato l’intera storia del Gruppo FAAC. Tanti capitoli, tutti improntati da una lungimiranza e da uno spirito pionieristico che rappresentano solide fondamenta su cui continuare a costruire nel tempo.